il blog di Maria Maura

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martedì 19 novembre 2013

EDUCHIAMOLI.

Ho letto l'articolo di Paolo Attivissimo su Agenda Digitale ((articolo), decisamente provocatorio e non sempre chiaro nell'uso dei criteri di giudizio.
Il professore si scaglia contro il termine "nativi digitali" perchè sostiene che i ragazzi oggi a scuola non hanno nessuna consapevolezza dei mezzi che utilizzano, ma anzi, usano le tecnologie in modo coatto e poco creativo. Per quanto siano vere molte delle criticità che il professore mette in luce, credo che ci sia un errore di fondo...
Spesso si parla di nativi digitali come quelli che sanno usare benissimo e in modo consapevole le tecnologie...no, quelli sono gli immigrati digitali della prima ora, i giovani (ventenni/trentenni/quarantenni o giù di lì) che sono adulti e hanno iniziato ad usare le tecnologie digitali da giovani e sono cresciuti sia in saggezza che in competenze tecniche insieme agli ultimi sviluppi delle tecnologie digitali. I nativi digitali sono un'altra cosa: sono i bambini, i ragazzini che da quando sono al mondo hanno sempre visto intorno a se qualcuno che naviga su internet, usa un tablet o uno smartphone. Certo, alcuni sanno anche usarli, ma sono lontani dalla "saggezza digitale" come la chiama Marc Prensky. I NATIVI DIGITALI, fondamentalmente, DEVONO ESSERE EDUCATI ad usare con cognizione e responsabilità i potenti mezzi che sono tra le loro mani perchè imparano presto a capire come funzionano, ma ci vuole tempo per imparare ad usarli bene.
Questa è la mia idea di fondo, credo che sia condivisa da molte altre persone: non possiamo fare finta che le tecnologie non esistano, ma non possiamo nemmeno illuderci che i bambini dietro a quell'apparente disinvoltura con cui maneggiano le tecnologie, in realtà abbiano anche le competenze digitali  - e soprattutto umane - necessarie per usarle con giudizio.
Impegnamoci, allora, innanzitutto ad informarci e formarci come adulti, insegnanti, genitori, e poi impegnamoci anche a educare i giovani, i bambini alla saggezza digitale (cfr. Marck Prensky, La mente aumentata, Erickson, 2013). Educareweb sta lavorando molto per diffondere una cultura della saggezza digitale, speriamo che anche voi facciate lo stesso!

www.educareweb.it

Articolo sul video di Maria Maura  apparso su Avvenire il 19/11/2013



video "I diritti del nativo digitale"

domenica 10 novembre 2013

CONVEGNO ERICKSON E NATIVI DIGITALI


Dall'8 al 10 Novembre Rimini ha ospitato un grande convegno organizzato dal Centro Studi Erickson (www.erickson.it) intitolato "La qualità del l'integrazione scolastica e sociale". Tremila persone da tutta Italia erano presenti per ascoltare relatori, partecipare a workshop su tanti diversi argomenti, confrontarsi e dialogare su buone pratiche ed esperienze di vita e lavoro. 
È intervenuto anche Marc Prensky, visionario, giornalista e insegnante americano che nel 2001 ha coniato il termine "nativi digitali".
Nel suo ultimo libro " La mente aumentata. Dai nativi digitali alla saggezza digitale" ha spiegato molto bene come la tecnologia digitale, il touch screen e internet siamo ormai una realtà imprescindibile con cui fare i conti in tutti gli ambiti della nostra vita, e quindi anche e soprattutto nell'educazione delle giovani generazioni, ma anche a livello culturale in un senso più ampio. 
A questo proposito Erickson, con il patrocinio del Garante Nazionale dell'infanzia e dell'adolescenza, e il sostegno di Edu-care (www.educareweb.it), ha presentato il video "i diritti del nativo digitale", un decalogo dei diritti dei bambini nell'era digitale. 
Il video è disponibile su youtube, open source. Facciamolo girare nelle scuole, nelle famiglie, perché cresca una cultura di consapevolezza e uso saggio delle tecnologie!

Marc Prensky e Maria Maura


Per guardare il video

Il video è stato realizzato da Maria Maura http://mariamaura.wix.com/mariamaura, autrice di questo blog, formatrice, insegnante della scuola primaria, amante della filosofia, dell'educazione, dei video e dei bambini!

giovedì 3 ottobre 2013

I DIRITTI DEL NATIVO DIGITALE

I nostri bambini sono sempre più digitali perchè hanno sempre più a che fare con le tecnologie touch che sono molto intuitive, facili e gratificanti da usare. Siamo sicuri che queste tecnologie possano sostituire altre esperienze? Siamo sicuri che un tablet sia sufficiente perchè imparino a ragionare a pensare logicamente, a fare esperienze sensoriali e formative che abbiano un certo significato?
Forse dovremmo pensare ai nostri bambini come a dei nativi che nascono in un mondo abitato da schermi touch e da internet, per loro è normale, ma allo stesso tempo sono bambini con bisogni e necessità, curiosità e inclinazioni simili a tanti altri bambini di oggi e del passato che di iPad non hanno mai sentito parlare..
Ma allo stesso tempo impedire che usino, giochino e si misurino con le tecnologie che ogni giorno diventano sempre più avanzate e pervasive sarebbe davvero anacronistico!
Bisogna vivere nel proprio tempo, senza perdere il tempo passato.
Bisogna integrare "vecchio" e "nuovo", carta, matita, terra e pittura, ma anche non rinunciare ad App incredibili e alla possibilità di fare un video in modo facile e veloce, di scrivere una mail, di parlare in videochiamata con un'amico dall'altra parte del mondo...
Ecco qui una proposta di Decalogo sui DIRITTI DEL NATIVO DIGITALE!

Ideazione e realizzazione: Maria Maura
Voce: Paolo Girlanda


Il video è distribuito da Erickson
con la sponsorizzazione di EDU-care 

I DIRITTI DEL NATIVO DIGITALE
1.    Diritto ad accedere a carta, matita, mouse e touch-screen.
2. Diritto a non essere lasciato solo davanti ad uno schermo.
3. Diritto ad essere tutelato dagli abusi e alla protezione delle informazioni personali.
4. Diritto ad usare in modo critico e creativo le tecnologie senza farsi usare da esse.
5. Diritto ad avere amici veri nella realtà e contatti selezionati on-line.
6. Diritto all’uso di tutti i cinque sensi, la vista non basta.
7. Diritto a sporcarsi le mani e a lavarle prima di toccare un touch- screen.
8. Diritto ad essere guidato con calma, per orientarsi nei complessi intrecci della rete.
9. Diritto ad essere connesso alle cose migliori che la rete e i media possono offrire.
10. Diritto ad avere qualcuno che dica quando è ora di spegnere lo schermo.


mercoledì 4 settembre 2013

Colazioni e giocattoli animati

Come si sarà capito la stop-motion e tutte le altre tecniche annesse e connesse mi appassionano moltissimo!Ecco qui un paio di animazioni che ho realizzato ultimamente...una colazione e un momento di gioco tra giochi.



E se volete saperne di più sui miei progetti e su ciò che mi ronza per la testa visitate il mio sito nuovo di zecca!!

IMMAGIN.ACTION il sito

lunedì 8 luglio 2013

PREZI

Prezi è un'ottimo modo per realizzare presentazioni  a partire da mappe concettuali, con una grafica accattivante e divertente. In pratica consiste nella creazione di una serie di scene, collegate tra loro anche in un insieme generale, che vengono poi zoommate in sequenza per raccontare l'oggetto della presentazione. Inizialmente bisogna dedicare un po' di tempo per capire come funziona, guardare qualche tutorial, fare degli esperimenti. Poi si può osare di più e divertirsi a costruire presentazioni sempre più complesse e scenografiche.
Il modo migliore per capire cos'è una presentazione prezi è guardarne una!
Ecco qui un esempio di mappa concettuale prezi, se cliccate sul link potrete visualizzarla per bene:

USARE PREZI


Credo che sia un mezzo molto potente anche nella didattica, offre molte possibilità agli insegnanti per spiegare concetti complessi, e agli alunni perchè costruendo una presentazione possono poi imparare sia l'oggetto della mappa concettuale, sia il metodo digitale che hanno usato per realizzarla.
Buon PREZI a tutti!

sabato 15 giugno 2013

Arte e teatro con Pinocchio

Quest'anno a scuola ho tenuto con Alessandra Grosso un ciclo di laboratori intitolati "Pinocchio va a scuola". Erano rivolti alle prime e alle seconde delle scuole primarie dell'I.C. Francesco d'Assisi a Milano. E' stata un'esperienza molto bella di educazione alle emozioni, alle relazioni, alla formazione del gruppo. Abbiamo seguito la storia di Pinocchio dalla nascita (in prima) alla trasformazione in bambino vero (in seconda). I bambini di tutte le 9 classi si sono lasciati condurre in mille avventure, hanno giocato con il corpo, hanno disegnato con varie tecniche, tagliato, incollato, costruito marionette. Ogni volta venivano guidati in un'atmosfera magica, ogni incontro era preceduto da un racconto e insieme accompagnavano Pinocchio alla scoperta delle emozioni, delle regole e dell'incontro con l'altro.
Ecco un breve trailer di presentazione di questo progetto:


Il progetto è stato ideato da Alessandra Grosso, con la collaborazione di Maria Maura.
Il video è stato realizzato da Maria Maura.
Promotore del progetto è l'Associazione La nostra Comunità onlus, con sede in via Zante 36 a Milano.
La Nostra Comunità onlus
Pagina facebook


Bambini digitali con carta e colori

Questo inverno, nei lunghi e bui pomeriggi in cui sono stata costretta a stare in casa con i bambini, ho deciso che volevo divertirmi insieme a loro a fare degli esperimenti. Volevo creare piccole clip animate con il loro aiuto: sarebbe stato un lavoro completamente "materico" per loro (tagliare, cucire, incollare, colorare, disegnare..) ma avrei immortalato ogni cosa con la telecamera trasformando un'azione manuale in un prodotto fruibile in digitale, su computer e altre device mobili.
Ecco qui i primi timidi risultati!

In questo video i siamo cimentati con la lavagna bianca (whiteboard animation) e una piccola fotocamera bloccata con lo scotch di carta ad una pila di libri
(non avevamo il cavalletto!!)


In questo video, una classica stop motion, abbiamo animato dei disegni realizzati con pastelli a cera su cartoncino colorato...e questa volto avevamo il cavalletto!! 
(alla fine c'è il backstage)


 L'anno prossimo saranno anche più grandi e punteremo più in alto!



giovedì 13 giugno 2013

Stop motion mon amour

La tecnica cosiddetta "stop motion" (in italiano è chiamata "passo uno"), si basa sul principio più semplice del cinema: ogni fotogramma è la fotografia di un momento preciso dell'azione e mettendo i fotogrammi consecutivi, uno dopo l'altro ad una certa velocità si ottiene l'illusione del cinema!
Per creare un video in stop motion è importante avere l'attrezzatura giusta e un'idea di ciò che si vuole animare. Ci sono anche molte applicazioni sull'iPad e sui telefoni smart che permettono di creare facilmente dei video in stop motion...quello che non bisogna mai dimenticare è che la telecamera (o fotocamera o qualunque altro device) deve restare immobile, fissa, non muoversi mai, altrimenti la magia del movimento verrebbe compromessa.

Le azioni in dieci passaggi sono queste:

  1. Scegli il soggetto della storia che vuoi raccontare
  2. Metti giù un piccolo storyboard da seguire
  3. Prepara i protagonisti della tua storia con il materiale che hai scelto
  4. Prepara lo sfondo, meglio se fisso su un piano orizzontale, per iniziare
  5. Posiziona la videocamera in modo tale che si lo sfondo sia bene inquadrato, fissala ad un cavalletto ben saldo e abbi cura di non muoverlo MAI.
  6. Controlla l'illuminazione: il piano deve essere ben illuminato perchè la ripresa venga bene e non ci siano troppi sbalzi di luminosità tra un fotogramma e l'altro.
  7. Inizia a scattare le foto (o brevissime riprese di 1 secondo) quando il piano è ancora vuoto, e poi vai avanti ad immortalare ogni minimo cambiamento della scena. Più i movimenti sono piccoli, più preciso sarà l'effetto finale!
  8. Quando hai ripreso per bene tutte le scene che ti interessavano, importa i fotogrammi in un programma di montaggio sul tuo computer (Movie Maker, iMovie..ma anche altri che ci sono sul mercato, o gratuiti on-line). Elimina i fotogrammi sfuocati o in cui compaiono mani.
  9. Monta i fotogrammi uno dopo l'altro, facendo durare ogni fotogramma il meno possibile. Pensa che al cinema ci sono 24 fotogrammi al secondo...non dico di arrivare a tanto ma insomma, non meno di 4 al secondo!
  10. Aggiungi una bella musica di sottofondo, i titoli iniziali e finali e poi goditi il risultato del tuo lavoro insieme agli amici!
Ecco qui di seguito alcuni video che ho trovato su YouTube...credo che siano belli e diano molte idee su come agire per fare delle belle stop motion. 





Buon lavoro! Fatemi sapere se realizzate qualche stop motion!


Chi sono i nativi digitali?

I nativi digitali sono i bambini, i ragazzi, nati nel Duemila, nell’Era Digitale. Si sono inseriti in un mondo dove internet è una giungla sempre più fitta e stratificata di informazioni, immagini, video, notizie di tutti i tipi. Un vero e proprio ambiente, dove è necessario orientarsi e muoversi con attenzione. Una grande quantità di informazioni è disponibile in un click, e ora ancor di più a portata di mano grazie agli smartphone e ai tablet e i social network: è possibile condividere all’istante qualsisasi informazione con milioni di persone. Alcuni nativi digitali probabilmente hanno avuto la prima foto della loro vita pubblicata on-line a pochi minuti dalla nascita corredata da vari commenti e “mi piace”…Sono una generazione web, touch-screen, cloud...insomma in qualunque modo li si voglia chiamare quello che bisogna sapere è che non è possibile relazionarsi con loro senza sapere che a portata di dito hanno la possiblità di fare esperienze meravigliose, ma anche incontrare pericoli.


Alfabeto animato | Stop motion a scuola

Qualche anno fa ho realizzato questo video con una seconda elementare. Era una classe molto vivace con alcuni bambini piuttosto agitati. In particolare c'era un bambino che io seguivo personalmente, che viveva un grande disagio. Ho pensato di trascinare tutta la classe in un'avventura che potesse dar loro soddisfazione: FACCIAMO UN CARTONE ANIMATO!
Ho fatto ascoltare loro una bella canzone dell'alfabeto che avevo in casa, cantata dai piccoli cantori di Milano, e ho fatto scegliere ad ognuno una lettera. I bambini dovevano disegnare come si immaginavano quello che diceva la canzone su quella lettera. Nei due mesi successivi ogni bambino lavorava in coppia con il bambino che seguivo e realizzavano insieme a me l'animazione della lettera scelta. Traducevano il loro disegno con il pongo e poi via: muovevano passo passo i personaggi e gli oggetti sotto la telecamera che fotogramma per fotogramma registrava la situazione. Ecco il risultato!
I bambini al momento della proiezione si sono emozionati moltissimo, non si aspettavano di aver fatto un lavoro così bello! E' stata un'impresa molto entusiasmante: hanno usato mezzi semplici per scoprire i retroscena dei cartoni animati che guardano in tv, ma questa volta erano loro che attivamente lo costruivano!

venerdì 3 maggio 2013

Navigazione eticamente corretta

 Luciano Floridi, uno dei maggiori esperti della filosofia dell'informazione, nonché inventore del termine infosfera, formula sul modello dei dieci comandamenti biblici, altrettante dieci norme etiche per la vita in rete, fondamentali per l’etica del computer, ossia:

1. Non utilizzare un computer per danneggiare altre persone. 
2. Non interferire con il lavoro al computer degli altri. 
3. Non curiosare nei file degli altri.
4. Non utilizzare un computer per rubare.
5. Non utilizzare un computer per ingannare. 
6. Non utilizzare o copiare software che non hai pagato. 
7. Non utilizzare le risorse dei computer di altri senza autorizzazione. 
8. Non appropriarti della produzione intellettuale degli altri. 
9. Pensa alle conseguenze sociali del programma che scrivi. 
10. Usa il computer in modo da mostrare considerazione e rispetto.

i dieci comandamenti dell'etica del computer vengono ideati nel 1992 dal Computer Ethics Institute. I comandamenti furono introdotti nel documento “In Pursuit of a 'Ten Commandments' for Computer Ethics” di Ramon C. Barquin come un mezzo per creare una serie di norme per guidare e istruire la gente ad un uso etico del computer.



fonti
http://www.filosofiprecari.it/wordpress/?p=75
http://it.wikipedia.org/wiki/Etica_del_computer